Non lontano dalla piazza del Comune si teneva, già dal XV secolo, il mercato del pesce nella piazza che prese il nome di Pescheria Vecchia. Nel 1544, abbattuta la chiesa di San Giorgio (che si trovava dove è l’odierna piazza Cesare Battisti) del terreno si fece una piazza adibita alla vendita del pesce, soprattutto di acqua dolce proveniente dal Po, alimento importantissimo per tutto il Medioevo. Una parte del pesce fresco che si vendeva in città veniva pescato nelle fosse che circondavano le mura. appartenenti al Comune e affittate annualmente ai pescatori.
A fianco di Pescheria Vecchia si trovava – e tuttora rimane – il Piazzale della Macina, ove si pagava la gabella prima e la tassa del macinato poi, al Comune. Anche l’attuale strada XX Marzo, che si raggiunge superando, con l’arco, una delle porte – l’unica superstite – che richiudevano in epoca viscontea la Piazza Grande, era denominata Via della Macina.