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I borghi dietro il Comune e la dogana del sale

Il commercio del sale era sottoposto ad una tassa del Comune che, come si legge nella Chronica di Fra’ Salimbene de Adam, nel 1277 iniziò la costruzione della Dogana del sale, situata all’angolo dell’odierno borgo San Vitale, ove tuttora rimane, a memoria, il toponimo di borgo della Salina.

Parma, a differenza di altri territori, poteva rifornirsi di sale grazie ai pozzi di acqua salata della zona di Salsomaggiore,molti dei quali di proprietà del Comune. La presenza di questo sale favorì   notevolmente lo sviluppo dell’arte salumiera parmigiana.

Si pensa che proprio l’umidità del sale sia tra le cause principali del cedimento e del crollo della Torre civica avvenuta nel 1609, a cui erano addossati i depositi comunali e che portarono alla ricostruzione del palazzo nelle forme attuali.