Ancora pochi passi e le forme leonardesche della chiesa Magistrale di Santa Maria della Steccata danno corpo alle fantasie iconografiche di un altro grande protagonista del rinascimento italiano: Francesco Mazzola, il Parmigianino (1503-1540). Sull’arcone che sovrasta l’altar maggiore e la trecentesca maestà con la Vergine che allatta, fra la teoria delle Vergini sagge e delle Vergini stolte dipinte fra il 1533 e il ’39, si dipana uno straordinario campionario di alimenti. Dai granchi alle colombe, ai gamberi, ai capri, alle cappe sante, fino alla frutta; tutti dal forte significato simbolico e dal celato linguaggio alchemico: al di sopra dell’altare – luogo ove si consacra il cibo per l’anima – l’artista ha fissato nei secoli un vasto campionario di alimenti d’acqua e di terra.