I pozzi di acqua salata di Salsomaggiore divenuti di proprietà del Comune di Parma nel 1318, miniatura su pergamena, sec. XIV (Parma, Archivio di Stato, Diplomatico, Pergamene Miniate).
“Il Perimetro della Giurisdizione di Salso, rispettivamente la legna servibile alla fabbricazione del sale…” disegno acquerellato su carta, 1783. Le diverse zone boschive sono contrassegnate con lettere dell’alfabeto (Parma, Archivio di Stato, Fondo mappe e disegni, 26/37).
L’attrezzatura della salina di Salsomaggiore: pozzo della ruota con gli ergastolani al lavoro, disegno acquerellato su carta, 1779. La macchina, già usata anche presso i cantieri edili dell’antica Roma, portava l’acqua salsa in superficie sfruttando i prigionieri che facevano girare la ruota, camminandovi all’interno. (Parma, Archivio di Stato, Fondo mappe e disegni, 26/34).
Il “castello del sale” di Scipione in una immagine della prima metà del Novecento (Parma, Collezione Privata).
I “Cento Pozzi” di Salsominore in una cartolina degli anni Venti del Novecento (Parma, Collezione Privata).
ENRICO SARTORI, La salina di Salsominore, 1870 ca. (Langhirano, Museo del Prosciutto).
I “Cento Pozzi” di Salsominore oggi (Langhirano, Museo del Prosciutto).
VIRGILIO RETROSI, Sale superiore da tavola, locandina pubblicitaria per il sale di Salsomaggiore, 1928 (Langhirano, Museo del Prosciutto).
CARLO GNESI, Sale superiore da tavola Niveo, locandina pubblicitaria per il sale di Salsomaggiore, 1929 (Langhirano, Museo del Prosciutto).